Ero a pezzi. Li raccolsi e te li donai tutti.
Ero aquilone e credevo d'esser libero, ma un filo di paura mi legava al mondo. Così, in un brivido d'incoscienza, spezzai ogni legame e scelsi d'essere vento.
Ero indeciso se annegare i miei dispiaceri nell'alcol, alla fine scelsi di affogarli nell'inchiostro.
Ero sull'orlo fangoso del dirupo e mi dissero "sii forte". Me ne fregai e trovai piuttosto il coraggio di vestirmi delle mie incertezze anziché indossare una maschera d'argilla modellata dall'a...
Ero uno tra i tanti, ma per lei, tra i tanti, ero uno. È così, a volte non conta chi sei, ma come ti fanno sentire.
Esibizionista: chi mendica sguardi in cambio di surrogati di desiderio.
Esiste forma di energia più potente del riflesso della luce in due occhi che ti fissano nel buio? Quel piccolo riverbero, così tenue, così insignificante, eppure capace di aliment...
Esiste un mondo perfetto che svanisce ogni volta che riapro gli occhi, al soffio di un sospiro.
Esistono "per sempre" che non sopravvivono all'alba, "mai più" a cadenza mensile e "solo un po'" che durano una vita.
Esistono coppie unite unicamente dalla mancanza di alternative, come se il diritto a una dignitosa felicità non fosse sufficiente; per loro il sentimento è un orpello impolverato dall'ab...
Esistono due tipi di risvegli, quelli in cui pensi che vorresti un caffè e quelli in cui pensi a chi vorresti ti portasse un caffè.
Esistono essenze che sono mancanze; il silenzio è mera assenza di rumore, il buio è solo assenza di luce, io sono semplicemente assenza di lei.
Esistono linguaggi che esondano dalle regole, che varcano il confine della parola per chiedere asilo emozionale nello sguardo altrui. E se non l'ottengono, divengono clandestini nel proprio.
Esistono sconfinate praterie emotive invisibili agli occhi dell'insensibile.
Essere a proprio agio con le proprie imperfezioni, dar loro del tu, trasformarle in punti di forza. Non è forse questo un principio d'invincibilità?
Essere ciò che si afferma è l'umana perfezione. Non esiste nulla di più desiderabile della crasi tra parole e realtà, della fusione di consonanti, vocali, gesti.
Essere educati in un regno d'insolenza è un atto di estrema forza. D'altronde, sguazzeresti mai in una pozzanghera fangosa indossando il tuo abito migliore?
Essere figli di un buon uomo o di una buona donna è grammaticalmente identico, ma nella triviale sottocultura sessista, no. Il rispetto inizia dalle parole, dal loro mero significato, al netto ...
Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari.
Essere se stessi non è una virtù di cui vantarsi sempre, dipende da chi si è.
Essere sentimentali non equivale ad essere idioti, io mi faccio prendere per il cuore, non per il culo.
Essere svestiti è una condizione, essere nudi è una sensazione, essere spogli è una maledizione.
Essere, dimostrare, mostrare, apparire, esibire, ostentare è l'involuzione dell'evoluzione nel ventunesimo secolo: "ho, quindi sono".
Fa' che le azioni abbiano il colore delle parole. Fa' che il sorriso abbia il suono della fiducia. Fa' che lo sguardo abbia il sapore dell'orizzonte. Fa' che la pelle abbia l'odore delle stelle. Splen...
Fa' dei tuoi difetti il tuo punto di forza, non il varco di accesso alla tua sensibilità.