Dove siamo finiti? Ti cerco, ma non mi trovo.
Dovremmo imparare a sognare dalle falene, a credere di poter sfiorare la luna anche se si gravita attorno a un vecchio lampione di periferia.
Due cervelli sopraffini, due anime affini. Fu amore senza confini.
Due mani che si sfiorano sono due mondi che si integrano, due fiumi emozionali che convergono, due anime che si solleticano, è la trasgressione della semplicità.
Due sono le categorie di persone delle quali bisogna diffidare: quelle che parlano poco di sé e quelle che parlano troppo di sé.
Due sono le cose che non sopporto: il genere umano e la solitudine.
Due sono le virtù che non bisognerebbe perdere mai, il coraggio delle proprie debolezze e la forza necessaria a sostenere il peso delle emozioni.
? amore l'istinto, ? amore il raziocinio. Ci? ti dica che: sia l'istinto - ricordo - sia il raziocinio - la logica emanazione di idee intelligenti - danno all'uomo per vie diverse il senso e il valore...
E il vuoto intorno a me, sa di amara solitudine che neanche tu, sorella luna, riesci a colmare con il tuo dolce sorriso.
E poi ci sono quelle parole di zucchero filato, corpose, dolci, appiccicose, ma al primo morso ti rendi conto che son prive di sostanza e per nulla genuine, lasciandoti in bocca quello strano sapore, ...
E se hai paura, non aver vergogna di tendere la mano, ché un amico non esiterà ad afferrarla.
Egocentrico e alternativo sono quasi sempre due affluenti del ridicolo.
Elevarsi è scendere nell'universo della Mente Profonda.
Emozioni cromatiche: a questo cielo grigio ci abbino i tuoi occhi blu.
Empatico per indole, apatico per esperienza, sociopatico per necessità.
Entrambi aspettano che l'altro faccia il primo passo. L'orgoglio nell'animo pesa più del piombo nelle scarpe.
Eppure basterebbe poco, educazione e sorrisi sinceri renderebbero la vita potabile.
Era essenzialmente una questione di armonia cromatica, il verde dei suoi occhi s'intonava perfettamente con il nero delle mie paure.
Era inquietante la tenacia di quel pensiero, il suo migrare tutte le notti senza mai perdersi negli anni e nei chilometri, quell'ingenuo coraggio nel voler insistere a nidificare in me.
Era invisibile la mia presenza, non hai colto la mia essenza, per questo ti faccio dono della mia chiassosa assenza.
Era semplice per Gandhi praticare la non violenza non essendo mai stato in tangenziale. Con i lavori in corso. A Roma. In agosto.
Era un instancabile pendolare. Faceva la spola tra i suoi occhi e l'infinito.
Era un uomo contento, felice no, o meglio la sua felicità era fatta di parentesi che si aprivano quando la vedeva uscire dal portone di casa sua e si chiudevano quando, dallo stesso portone, lo...
Era una strana forma di mimetismo, quando lei mi abbracciava sembrava che il tempo passasse ma non si accorgesse di noi.
Erano lì, l'una al fianco dell'altro, in cima alla Collina dei Desideri. Dinanzi a loro la sconfinata Vallata delle Emozioni. "Vedi?", disse la ragione al cuore, "Tutto questo un giorno sar&agr...