Certi tormenti hanno il vezzo del risultare eleganti; sta lì l'esercizio perfido della loro condanna.
Che amarezza rendersi conto che molti usano e considerano le persone che entrano a far parte della loro vita come fossero indumenti... li vedono sfolgoranti da improbabili vetrine illuminate e circond...
Che brutto sapere che ciascuno dovrà tenersi il proprio cielo nero carico di nuvole di lacrime quando, quello che si desidererebbe più di ogni cosa al mondo, sarebbe di portare il propri...
Che c'è di più buono del profumo di Donna? Mistico, magico, dolce, terribile profumo di Donna! Mentre provano amore o l'amore lo fanno è inconfondibile, sembra un invito, un richi...
Che fine fanno gli equilibristi romantici che fissano un capo sulle stelle e l'altro negli abissi? Forse precipitano alla moviola su una scia di insulti sentimentali nascondendosi i ti amo in tasca, b...
che sfiora.
Che strana ombra assumono le cose che se ne vanno. Stampano la perdita sulle impronte mentre il cuore diventa selciato.
Che tu sia la strage della mia innocenza, il silenzio sulla bocca aperta il buio sugli occhi sbarrati, la paura di mezzo coraggio che vien meno, la mano mutilata che afferra l'aria, la sensazione fant...
Chi cerca tormentosamente un colpevole in verità sta morendo sotto il peso del proprio rimorso, cercando di ripulire la macchia del proprio peccato, crimine, delitto.
Chi lotta intende costruire qualcosa che, per sé, è vitale... chi lotta e fa tutto ciò che è nelle sue possibilità ha già vinto... ha vinto la tenacia e la ce...
Chi muore fa finta di non vedersi. Chi non muore, s'acceca. Chi vive, s'unisce gli sguardi.
Chiese di te la solitudine, chiese perché andasti via quel giorno. E si accorse, infastidita, che lacrime affogavano lo sguardo nel mare del nulla!
Chirurghi estetici a infilar aghi spessi un decennio tra le giunture dei ricordi. Memorie così ferite da sanguinare il tempo necessario alla prossima anestesia. La cicatrice oscenamente vistosa...
Chissà cosa sente la foglia che si stacca dal ramo, benché le sue nervature apparissero salde nell'innesto, invece, guardarsi morire la speranza del verde ed arrivare alla secchezza dell...
Chissà quando si rompe il cielo come cade l'acqua; forse, in pezzi di ciglia.
Chissà se tutte le persone che distruggono intenzionalmente qualcosa si rendono conto che prima o poi dovranno fare i conti con i cocci rotti della loro esistenza.
Ci costruiamo roccaforti di significati dati a noi stessi per costruire sicure impalcature umane e sociali per poter vivere al meglio e non fare direttamente i conti e non dover tirare direttamente le...
Ci facciamo carico addirittura di pretesti plausibili da regalare agli altri per sgravare di dosso la responsabilità di lanciarsi nel vuoto, eludendo l'eventualità di un rifiuto; è...
Ci frega l'approdo. Ci frega considerare "le cose" immutabili come se incorressimo nel rischio di mostrarci fragili, incoerenti, qualora volessimo virare ad ogni giro di boa. L'immagine del rischio &e...
Ci sarebbe tanto da difendersi, da spiegare, da far capire, da urlare, da piangere che, in questo tanto, il poco non può esserci ed allora meglio il nulla.
Ci sarebbe voluto il sole, invece c'ho messo il sale e mi è toccato navigare per questo mare come un pirata, immergendomi in un illecito amore e facendo razzia di coscienza, distruggendo il buo...
Ci si abitua anche a questo vuoto dentro. Le parole fanno eco come in una caverna dall'antro minaccioso. Vedo solo il bianco ed il nero come la neve di notte, come l'inchiostro sulla carta, come la sc...
Ci si lascia deformare dal fluire del tempo... siamo come l'acqua che aderisce alle pareti del suo contenitore e ne prende la forma!
Ci siamo tolti le ipotesi ai dubbi ed è lì che abbiamo preso a dosarci le anime.
Ci sono atti di furbizia che collocherei lungo i livelli dei compassionevoli stati a cavallo tra l'uggia e il tedio.