Lode alla vita, alla sua magnificenza, all'imperturbabilità del tempo che passa sospinto dal vento che spazza via solo la materia, l'effimero alito del futile e non ha potere solo sulla memoria...
M'asciugo le parole che cadono dagli occhi. Come figlie, mi pèrdono. Sono allo stadio terminale del pensiero.
M'incidi la libertà che mi neghi con il bisturi del tuo sadismo. Ho la schiena candida, gaussiana dell'intero corpo che contiene il tuo diabolico gioco nell'aria sottesa delle vertebre sporgent...
Ma a ognuno la sua arte... a noi l'intensa emozione nel potere ammirare sempre diverso il suo estro in ogni alba e tramonto e in ogni panorama spettacolare del pianeta.
Ma può essere che la felicità, quella che ci sembra perfetta nella forma e apparentemente a portata di mano o che rispecchi maggiormente ciò che abbiamo da sempre desiderato sia, ...
Macerie color indaco, che le cose sfatte e distrutte hanno il livido delle percosse interne.
Mamma è il tuo nome ed io amo ripeterlo per sentirti rispondere ogni volta: sono qui amore della mia vita! Ed io, ovunque sarò, ti sentirò accanto!
Mamma, fosti tu a insegnarmi a sorridere con il tuo sorridermi a ogni mio risveglio!
Mamma, pur così greve di anni, ti sento sempre come quando raccontavi di te i tuoi sogni, le tue avventure, che pur sapevo spesso inventante solo per essere insieme anche nei tuoi momenti di fa...
Meglio non credere a chi ritorna. Chi se ne è andato la prima volta lo fa perché ce l'ha inscritto nel dna, è uno stile di vita; se ne andrà la seconda, terza, quarta volta...
Meglio un pensiero d'amore che fermarsi a riflettere sulle azioni umane... non avrei più sogni, solo cruda realtà!
Meglio un'arroganza genuina che non una finta umiltà!
Meglio una frase di perdono che una d'ingiuria. Più facile meditare e far meditare sull'errore del proprio, o altrui, peccato d'orgoglio anche se offeso!
Mi aggiusto la notte e provo ad uscire per sogni.
Mi auguro abbia una forma il sentimento di chi abbandona: sotto forma di incubo notturno o di rammarico crudele, di colpa risentita, di anelito interrotto, di vergogna cocente.
Mi capita di circondarmi di cose che piacciono alle persone che amo per condividerle dentro i miei spazi anche quando non ci sono. La chiamo sopravvivenza.
Mi accosto all'immagine di una lastra di marmo. Piatta e fredda, si direbbe. Io, invece, rispondo: piena di venature. Porzioni levigate, bianche e finissime, altre granulose, intervalli di grigio tend...
Mi annido nella tempesta. È così simile la mia voce allo schiantarsi della marea. Assale. Mi unisco alle fragilità del mondo, situandomi tra cocci e schegge, riversa tra le scagli...
Mi costringo alla fantasia, all'isola che non c'è. Acrobata, precaria, tipicamente instabile, assolutamente mutevole. Traballante sul reale, barcollante nel cuore.
Mi dico ad ogni tramonto che il buio custodirà il rosso d'un cielo che mi cade sulle iridi, a conservarne l'impressione e lo spettro e dirmi che l'alba lo rinnova in scoppio, il respiro in trem...
Mi difende più questo mio manto di freddo col quale sono nata che non l'impressione di tepore che subito si disperde.
Mi distruggo e mi ricreo a mia immagine e somiglianza. Lunare e mulatta. Femminile ed androgina. Antitesi che non genera sintesi. Spirale aperta. Incompleta. Incompiuta. Doppio a metà tra possi...
Mi hanno tolto il cassetto e mi è difficile sognare. Tolgo il legno dal cuore, i chiodi dalle mani le tarme dalla testa e ci penso io a ricostruirmelo; uno che non sappia di muffa che ci passi ...
Mi macina la furia di certe mie notti che colano da un cielo a coprire anche gli astri e non lasciare visione alcuna, se non una mano tesa che cerca di farsi strada. Le ciglia paiono spago e le lacrim...
Mi nutro di primavere solo mie. I miei colori. I miei climi. Si portano dietro cime innevate ed il freddo degli animi. Dipingono giornate di pioggia sulle pareti della stanza cadere a goccia di lacrim...