Frasi mariangela russo
Molte cose mi feriscono, ma ciò che non sopporto più di tutti è il "silenzio". Un silenzio non giustificato, non chiarito. Un silenzio spezzato solamente dalle lacrime del cuore.
Molti non capiscono che l'amore è come un fiore, nasce spontaneo nel cuore, non puoi né pretenderlo né obbligarlo. Nasce e cresce dove vuole.
Mondi lontani, come sogni dispersi nei cuori della gente che, ormai, non crede più al futuro.
Musica: soave melodia, luce e respiri dell'anima. Balsamo per sciogliere i nodi del cuore.
Mute si fanno le parole, come bocciòli feriti dal gelo ora si ripiegano su se stesse; un cuore non le ha sapute ascoltare.
Mutevole è il mare, ma sempre dolce d'amare.
Muto sentire del cuore.
Narrami di noi, dei sussurri d'amore, dei sorrisi del cuore.
Negli anfratti del tempo, spiragli di luce sono i ricordi più dolci.
Negli istanti di felicità la vita si ferma a guardare il suo breve infinito.
Negli occhi di chi ami c'è una silenziosa felicità.
Nei giorni che gocciolano malinconia, prenderò la tua mano e ti condurrò là dove piovono ore di tenerezza.
Nei labirinti del cuore, palpiti sommessi rivelano la giusta via... il vero amore.
Nei miei giorni, nel mio tempo, nel mio domani, il respiro della mia vita, tu... noi.
Nei pensieri del cuore si sfiora l'eterno, e così pensandoti non ti perderò mai.
Nei tuoi occhi si riflette l'immagine del mio orizzonte.
Nel bene o nel male sii sempre te stessa, non importi nessun cambiamento, l'essere se stessi è sempre una vittoria inequivocabile.
Nel buio sottobosco del tempo sei il mio assolato rifugio.
Nel fragore della vita io ascolto il brusìo del cuore.
Nel libro della vita ciò che è scritto con la penna del cuore non verrà logorato dal tempo.
Nel mare d'inverno le onde del tempo s'infrangono su un muto amore.
Nel mio angolo di cielo, tra ricami di nuvole, annodo gli istanti dei giorni.
Nel mio cuore un caos calmo di emozioni: la vita che scorre!
Nel mio cuore, il fluttuare discontinuo di intermittenze, tra gli alti e bassi della quotidianità.
Nel momento in cui non accetti la mano degli altri, non ti rimane che tenerti la tua senza lamentarti.