L'inferno e il paradiso sono dentro di noi, entrambi bruciano nel fuoco: passione e amore, dannazione, perdizione ed estasi.
L'Infinito è dentro di noi, altrimenti non saremmo proiettati verso il suo espandersi.
L'infinito è fatto di noi.
L'infinito è l'assenza di vita, ma è presenza di percezioni invisibili.
L'infinito è l'istante che si ferma nell'attimo.
L'infinito è lo specchio dentro noi stessi che ci rimanda l'immagine deformata dal nostro finito.
L'infinito è una strada senza orizzonti.
L'infinito dell'universo, lo splendore della luce, l'immensità dell'oceano, il calore della terra... l'amore di una mamma.
L'infinito lo osservi ogni giorno attraverso i tuoi occhi, eppure cerchi sempre nuovi occhi per vedere oltre il visibile.
L'Infinito non è irraggiungibile se ami.
L'infinito non è mai una fine, è una speranza che va oltre ogni cosa.
L'infinito si specchia nell'Infinito.
L'ingenuità, in una donna, è un pregio e un difetto. Un pregio perché la rende ancora un po' bambina, un difetto perché la rende ancora preda.
L'inizio che non ha fine è eternità e la fine senza inizio è inconsistenza.
L'innocenza è il peccato senza macchia, la tentazione a cui non si cede per essere liberi.
L'innocenza è il primo abito che indossiamo, poi con il trascorrere delle stagioni cambiamo le nostre vesti e offuschiamo i nostri occhi con la nebbia della sera.
L'innocenza di un ricordo genera assurdi movimenti dell'animo e suscita una lenta tristezza mista a solitudine.
L'innocenza non conosce l'inganno, perché vede con gli occhi puri della sua conoscenza.
L'innocenza perduta ci attende da sempre sulla riva del nostro mare per essere indossata con abiti nuovi.
L'inquietudine spesso porta alla creatività, un'anima che non si accontenta cerca con smania anche nei meandri di se stessa e mentre rovista esplode il suo urlo interiore prima di trovarsi.
L'insensibilità accende la sensibilità di chi vede oltre.
L'insicurezza paralizza le nostra azioni e ci fa sempre arretrare di un passo. È come un seme che non germoglia mai!
L'insoddisfazione e l'esigere fortemente da se stessi è di chi vede oltre. Quell'oltre che ci è irraggiungibile.
L'intelletto si accresce con le nozioni ma si affina con le emozioni, poiché queste ci aprono un varco tra il capire e il pensare: il sentire.
L'intelligenza è la porta per entrare nella conoscenza, la conoscenza è la strada per giungere alla ricerca e la ricerca è il viaggio verso la verità.