La parola è come un seme, nasce, cresce e si sviluppa. La parola è un'energia che agisce con potenza, fra milioni di silenzi.
La parola è il dono più grande dell'uomo, e la sua più grande sciagura.
La parola è l'ala del pensiero.
La parola felicità è stata coniata dalla noia che da sempre la insegue, ormai assuefatta nel suo grigiore, e non si accorge che la felicità le dimora accanto impolverata della sua...
La passione è espressa più con la sensualità degli sguardi che con la gestualità dei corpi.
La passione è il condimento dell'amore, ma non l'essenza.
La passione è lo schianto dei sensi contro il muro della carne.
La passione bacia il corpo, l'amore bacia l'anima.
La paternità è come una mamma senza utero con mille braccia per cullare il futuro del suo frutto.
La paura è il nostro limite e la nostra sopraffazione.
La paura è l'abito dismesso dal coraggio che non dimentica mai di averlo indossato.
La paura è l'artefice dell'incompiuto.
La paura è un'illusione: separa la mente dal cuore, perché è l'inganno della mente sul cuore.
La paura è una scala appoggiata sulla parete dell'ignoto.
La paura della fine e del niente sapere, la paura di non poter più rivedere le anime belle, a cui tanto teniamo, le voci che in cuor nostro sentiamo.
La paura di non essere felice giunge più veloce della felicità stessa. Ecco perché il più delle volte preferiamo non viverla.
La paura fa l'uomo coraggioso, il dolore fa l'uomo forte.
La paura trasforma in negativo una realtà che non esiste e che spaventa più di una realtà veramente negativa.
La pazienza è come l'attesa, alla lunga si stanca, ma i suoi frutti ripagano sempre il tempo speso.
La pazienza è come l'attesa. Alla lunga si stanca, ma i suoi frutti ripagano sempre il tempo speso.
La pazienza e la perfezione vanno a pari passo, l'arte dell'attesa è una delle cose che stiamo perdendo in questo mondo cosi frenetico. Per creare qualità ci vuole tempo e costanza e te ...
La pazienza richiede l'allenamento dell'attesa per essere esaudita.
La pazzia nasce sempre da una sarcastica voglia di vivere il reale. Il male nasce dalla ironica affermazione di essere onnipotenti.
La peggiore malattia: arrendersi.
La penna in mano ad un poeta è la bacchetta magica del mago della dolcezza!