L'arte non può morire, perché è l'estratto della fantasia, anche essa eterna.
L'arte prende in prestito i colori e le forme dalla natura e stupisce l'occhio che guarda dall'originale la sua copia creata.
L'arte può apparire caos a chi osserva con gli occhi che non guardano oltre.
L'arte può apparire una realtà contraffatta, ma è la realtà che spesso assume la verità dell'arte.
L'arte quando dipinge il passato ha il potere di farlo essere ancora presente.
L'arte raggiunge l'apice del suo scopo quando accomuna culture e ideologie diverse.
L'arte si crea, si ricrea e si trasforma per diventare ed essere ciò che è, agli occhi di chi è ammaliato.
L'arte si tinge dei colori dei minerali per essere diaspro, quarzo, lapislazzuli; dei colori dei fiori per essere rosa, tulipano, farfalla; dei colori della natura per essere viva nella natura.
L'arte si veste di regalità quando indossa i colori dell'anima e della natura.
L'artista è creatore e prigioniero della sua arte.
L'artista dipinge la realtà intingendola nei colori della sua realtà.
L'Artista ha il potere di rendere visibile ciò che a molti è invisibile.
L'artista lascia sempre la sua inquietudine o la sua luce in ciò che crea.
L'artista partorisce la sua opera dopo un travaglio interiore e la dona alla luce per essere adottata.
L'artista ritrae con la sua perfezione soggettiva e le dona l'imperfezione oggettiva. La bellezza dell'opera è nella sua ambiguità.
L'artista vede sempre oltre il compiuto.
L'artista, quando ritrae ciò che vede e percepisce con gli occhi del suo genio e non ciò che realmente esiste, lascia la sua orma e non solo il suo passaggio.
L'ascolto, la condivisione, il perdono sono i cardini di un rapporto d'amore. Sentirsi capiti e apprezzati da chi amiamo, condividere con chi amiamo le nostre emozioni i nostri dolori, i nostri disagi...
L'assenza è presenza del compiuto.
L'assenza è una cornice senza l'immagine.
L'assenza ha sempre il profumo dei fiori nelle stanze della mente.
L'assenza non è il nulla, ma il tutto che si veste di nulla per ferirti.
L'astrattismo non evidenzia la realtà ma neppure la nasconde, perché ogni cosa esiste mentre si cerca e si ricompone.
L'astratto non è visibile nell'istante, ma si rivela in seguito nella contemplazione dei suoi particolari e nella ricezione percettiva di chi lo ammira.
L'astrologia e la cartomanzia sono i rifugi dell'uomo insicuro.