Frasi marco piras
Serit arbores, quae alteri saeclo prosint.
Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo.
Serpentino torrente addormentato, sussurrano i tuoi pioppi sulla riva e tra le onde tue innocenti esplode il raggio dell'ultimo mio sole.
Servile è il disagio di chi ha il timore di apparire irriverente.
Servile ? il disagio di chi ha il timore di apparire irriverente.
Settembre andiamo, ? tempo di migrare... diceva il sistemista ai suoi server.
Sfodera le tue ragioni quando le hai, ma ricomponiti con onore quando "pensi" di averne.
Si è fabbricata l'homo sociale una sì gran folla di fattizi bisogni, e da Isa in tante parti la sua sensibilità, che deve essere sempre infelice se egli non è sempre occupa...
Si amano gli animali, più che per i loro pregi, per i difetti dell'uomo.
Si cessa di essere colpevoli solo quando si diventa vittima di un'ingiustizia più grande.
Si dice che alla fine di un amore c'è chi vinca e chi perda, beh io credo che si perda e basta. Perché ognuno perde l'altro. È come una slot-machine, inizialmente ti prende, hai v...
Si dice che esiste un destino già scritto per ognuno di noi e che le cose non possono essere cambiate... per me invece siamo noi che non abbiamo il coraggio di cambiarle...
Si ? fabbricata l'homo sociale una s? gran folla di fattizi bisogni, e da Isa in tante parti la sua sensibilit?, che deve essere sempre infelice se egli non ? sempre occupato.
si fà con il cuore.
Si litiga più volentieri quando si sa di aver torto.
Si oppone più a successo dell'educazione dell'anima debole che la malvagia.
si perde la parola.
Si perfectio non est, homo beatus sum.
Se la perfezione non esiste, sono un uomo felice.
Si può dire che umiltà ed onestà viaggiano a braccetto, perché molta gente è più disposta a credere il falso che ad ammettere i propri errori.
Si può perdonare solo chi si ama, perché chi si odia è già stato perdonato.
Si può raggiungere la giusta considerazione degli altri solo dopo aver raggiunto la giusta considerazione di sé stessi.
Si può restare in riva al mare, lambiti dalle onde che... alla fine della loro corsa pur esprimono l'impeto con cui nascono e continuano a portare in se... ma le onde non si placano e vogliono ...
Si scrive e descrive ciò che i nostri occhi vedono, affinché coloro che leggono possano un domani vivere le stesse emozioni.
Si scrive e descrive ci? che i nostri occhi vedono, affinch? coloro che leggono possano un domani vivere le stesse emozioni.
S?, una desolata panchina accoglie avidamente il mio corpo come a voler sottrarre il calore che lo ha invaso e non accarezzato... il piacere di una sigaretta, illusione di diletto, cerco di sfuggire d...
Siamo ciò che siamo quando siamo nudi, spogli da ogni cosa, così come gli alberi in autunno.