Frasi karl heinrich waggerl
Chi può fare il bene e non lo fa, quello commette peccato.
Chi pu? fare il bene e non lo fa, quello commette peccato.
Chiunque dica che può veder attraverso una donna si perde parecchio.
Chiunque dica che pu? veder attraverso una donna si perde parecchio.
Ci sono certi scrittori che riescono ad esprimere già in venti pagine cose per cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe.
Coloro che lavorano, non guadagnano, e quelli che guadagnano, non lavorano.
Come è governato il mondo e come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti e poi credono a ciò che leggono.
Conoscevo un uomo che mentre parlava metteva le dita nel naso. Fosse stato almeno il suo!
Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
Cultura ? quella cosa che i pi? ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
Da ciascuno secondo le sue abilità, a ciascuno secondo le sue necessità.
Da ciascuno secondo le sue abilit?, a ciascuno secondo le sue necessit?.
Da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni.
Da ognuno secondo le proprie capacit?, a ognuno secondo i propri bisogni.
Dal sublime al ridicolo non c'è che un passo! Ma poi la vita è così fatalmente seria che non la si sopporterebbe senza questa unione del patetico con il comico.
Democrazia significa l'opportunità di essere lo schiavo di tutti.
Democrazia significa l'opportunit? di essere lo schiavo di tutti.
Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
Donna, l'inconsistenza nobilitata dall'incoscienza.
Donna, l'inconsistenza nobiltà dell'incoscienza.
? dolce quello che tu mi dici, ma pi? dolce ? il bacio che ho rubato alla tua bocca.
? un artista solo colui che sa creare un enigma da una soluzione.
Essere appassiti, sfogliati, persino calpestati dai rudi piedi della sorte: questa, amico, è sulla terra la sorte del bello e del dolce.
Essere appassiti, sfogliati, persino calpestati dai rudi piedi della sorte: questa, amico, ? sulla terra la sorte del bello e del dolce.
Fede è ciò che riempie e muove l'uomo nel fondo, proprio laddove egli, superando se stesso, si congiunge con gli abissi dell'essere.