Vivo perché le montagne non sanno ridere né i vermi cantare.
Vivere immediatamente l'eternità significa vivere giorno per giorno.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt'al più un individuo.
Nessuno guarisce dalla malattia dell'essere nato, una ferita mortale se mai ce n'è stata una.
Ammettendo l'uomo la natura ha commesso molto più di un errore di calcolo: un attentato a se stessa.
Non c'è modo di provare che è preferibile essere al non essere.
Una civiltà è distrutta solo quando i suoi dei sono distrutti.
Ogni inizio di idea corrisponde a un'impercettibile lesione della mente.
Nessuno si rimette dal male di nascere, piaga capitale se mai ve ne furono.
La morte, che disonore! Diventare di colpo oggetto.
Io non ho idee, ma ossessioni. Le idee può averle chiunque. Le idee non hanno mai fatto sprofondare nessuno.
Un pensiero che non sia segretamente marchiato dalla fatalità è intercambiabile, non vale niente, è solo pensiero.
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all'approvazione altrui?
Una lacrima ha radici più profonde di un sorriso.
Tutto ha l'aria di esistere, e non c'è niente che esista.
Precipitato fuori dal sonno dalla domanda: "Dove va, questo attimo?" "Alla morte", fu la mia risposta. E subito tornai a dormire.
Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere marionette.
Un uomo che si rispetti non ha mai una patria. Una patria è una colla.
Soffrire è produrre conoscenza.
Che misera cosa una sensazione! L'estasi stessa non è, forse, niente di più.
La felicità spinge al suicidio quanto l'infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l'infelicità of...
Quando si sa che ogni problema è un falso problema si è pericolosamente vicini alla salvezza.
Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.