Signore, abbiamo costruito sulla sabbia senza di te, ma con te costruiremo sulla roccia.
Signore, tu sei la mia luce: senza di te cammino nelle tenebre.
Sul mio impero non tramonta mai il sole.
Tu, o Signore, sei il mio pane, e senza di te non posso vivere.
"Tu solo, per sempre" è l'immutabile parola di quelli che si amano. L'amore che si limita, l'amore episodico, non è amore, è passione.
è bisogna talvolta ricordarsi tra gioie, dolori e divertimento ad non esagerare troppo a non prenderla in giro... perché se succede allora... quella vita diventa una barella.
È cattiva la gente che non ha mai provato il dolore, perché quando si prova il dolore, non si può più volere male a nessuno.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.
È così bizzarro constatare che la morte per alcuni è un motivo in più per vivere e per altri è un motivo in più per non vivere. L'inevitabile tempra soltanto ...
è da sempre che lo faccio e viene prima di ogni altra cosa.
È dal sorriso che si intuisce il valore di un'anima.
È dalla pura semplicità che nasce originalità.
È di vitale importanza sentirsi sempre un po' come all'inizio di ogni show.
È diffuso in tutta Italia il risveglio dell'amor di Patria, ed è per me naturale dare voce a questo sentimento.
È il tuo giorno, cercalo, rincorrilo, acchiappalo e poi, vivilo!
È impossibile mantenere acceso un fuoco dove qualcun'altro butta dell'acqua!
È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo.
È la vita che ci governa: noi non possiamo che subirla.
È nei momenti peggiori che capiamo chi ci vuole realmente bene, e ci sorprenderemo quando vedremo che sono solo poche persone, ma è colpa nostra, perché noi chiamiamo "amici" trop...
È nell'apparente anormalità di tutti i giorni, che ci si fa apprezzare per quello che si è veramente.
È nell'immaginazione che traggo il vero godimento che getta colore nel grigiore e restituisce un senso a quello che di vano circonda il mio orizzonte.
È ormai molto tempo che in silenzio ci siamo detti le parole d'un addio, quelle parole che a voce non riusciamo a pronunciare, ma che riecheggiano nella testa e nel cuore.
È più semplice perdonare gli altri che perdonare se stessi!
È prassi ben collaudata affezionarsi alle cose inutili nel quotidiano e aggrapparsi alle cose importanti in extremis.
È proprio dell'ambizioso allo studio di parer felice, più che quello di esserlo.