del male che riesci a fare.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.
di non accorgersene.
Di' qualcosa, qualsiasi cosa, fa' che il tuo silenzio non sia una bugia.
Dio esiste comunque.
Diogene ancora si aggira con la lanterna.
Dove sta il tempo? Quello che rimane è solo quello che è presente.
? assai pi? facile essere caritatevole che giusto.
? gi? molte volte accaduto nel mondo che un vecchio errore, conosciuto per tale, e come tale mandato in bando, ripresentato poi in capo di certo tempo, fu accolto come eccellente e novissima verit?.
e non glielo hanno impedito.
Essere modesto è spesso più facile a chi abbia fatto qualcosa che a chi non abbia fatto mai nulla.
essere prigioniero della tua libertà.
Gli egoisti sono poveri maestri nell'arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi.
Gli uomini mi possono dare molte cose che io non ho; ma non una di quelle che io più apprezzo e desidero.
Gli uomini mi possono dare molte cose che io non ho; ma non una di quelle che io pi? apprezzo e desidero.
I deboli male sopportano la contraddizione, anche se mostrino di non risentirsene.
I fiori sono pennelli che dipingono l'amore sulla superficie dell'anima.
I luoghi comuni sono i più difficili da lasciare.
I sogni sono fuochi d'artificio. Salendo verso l'alto esplodono.
I sogni sono stelle salenti.
Il bello è la conseguenza del giusto.
Il corpo contamina lo spirito.
Il corpo mi è stato dato in comodato d'uso, l'Anima no. Lei è solo mia.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
Il fine giustifica i "mezzi" uomini.