Frasi arthur william aw brown
Amore guarda non con gli occhi ma con l'anima.
Attenti al medico che ha un rimedio per tutto.
Certo che non ho portato mia moglie a vedere il Rochdale come regalo d'anniversario: credete che mi sarei sposato durante il campionato? Ah, e poi giocava la squadra riserve...
Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare alcuna domanda nel cuore.
Chi muore paga tutti i debiti.
Chi non ha denaro, mezzi e pace, manca di tre buoni amici.
Chi non ha mai avuto una ferita, ride di chi ne porta i segni.
Chi si accorcia di vent'anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.
Considera ogni giornata come una vita a se stante.
Credo che la prova dell'esistenza di Dio risieda principalmente in una profonda esperienza personale.
Da voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare.
Date al dolore la parola; il dolore che non parla, sussurra al cuore oppresso e gli dice di spezzarsi.
Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
Desideri e destini vanno in senso contrario tanto che i nostri calcoli son sempre rovesciati: nostri sono i progetti, ma non i risultati.
Due graziose bacche presero forma sullo stesso stelo, parevano due corpi ma erano un cuore solo...
? bella e quindi pu? esser corteggiata; ? donna e quindi pu? essere conquistata.
Giudicare viene dall'esperienza come grandi punizioni derivano da cattive esperienze.
Gli amici si dicono sinceri, i nemici lo sono.
Gli attori sono gli unici ipocriti onesti.
Gli indugi hanno fini pericolose.
Gli uomini completamente privi di genio sono incapaci di sopportare la solitudine.
Gli uomini in certi momenti sono padroni del loro destino.
Ho calcolato tutto, valutato ogni cosa: e gli anni a venire mi apparvero spreco di fiato, e spreco di fiato gli anni del passato.
I giorni degli affanni son finiti; lascia il vivace orgoglio del tuo corpo sotto l'erba e il trifoglio [...] conduci tutta quella bellezza dolorosa al profumato abbraccio della quercia.
I libri, come i proverbi, ricevono il loro valore principale dall'impronta e dalla stima delle epoche attraverso le quali sono passati.