Frasi arthur binsyead
Le stelle sono nel cervello dell'uomo.
Meglio aver combattuto e perso che non avere combattuto neanche.
Negli immensi misteri del tempo e dello spazio sento le tue braccia intorno alle mie spalle e non ho paura.
Noi ci consoliamo delle sofferenze della vita pensando alla morte, e della morte pensando alle sofferenze della vita.
Ogni innamoramento, per quanto etereo voglia apparire, affonda sempre le sue radici nell'istinto sessuale. Se la passione del Petrarca fosse stata appagata, il suo canto sarebbe ammutolito.
Ogni separazione ci fa pregustare la morte; ogni riunione ci fa pregustare la risurrezione.
Poche persone riescono ad essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.
Quando uno comincia a parlare di Dio, io non so di cosa parli, infatti le religioni, tutte, sono prodotti artificiali.
Scuri in viso, lasciamo passare senza goderne infinite ore piacevoli e serene; ma quando poi arrivano quelle brutte, riguardiamo con vana nostalgia alle prime.
Se a un Dio si deve questo mondo, non vorrei essere nei suoi panni; il dolore e le ingiustizie che vi regnano, mi strazierebbero il cuore.
Se le speranze sono delle credulone, le paure sono delle bugiarde.
Se osservi abbastanza attentamente il tuo problema, ti accorgerai di essere parte del problema.
Se un Dio ha fatto questo mondo, non vorrei essere quel Dio: la miseria che l'uomo vi ha creato mi spezzerebbe il cuore.
Senza immaginazione, la paura non esiste.
Si sappia che le menti scadenti sono la regola, le buone l'eccezione, le eminenti rarissime e il genio un miracolo.
Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri.
Tat twam asi. Questa cosa vivente, sei tu.
Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.
Un mondo dove niente si ottiene per niente.
Un politico pensa alle prossime elezioni, un uomo di stato alle prossime generazioni.
Una biografia dovrebbe essere scritta da un acerrimo nemico.
Via via che la logica si perfeziona, diminuisce il numero delle cose che si possono dimostrare.
"(...) porti con sé una leva per scasso, una lanterna cieca, uno scalpello e una rivoltella. S. H." Bell'equipaggiamento per un cittadino rispettabile da portarsi addosso attraverso strade buie...
"Ah, meno male!" Disse, e per quella notte non fu possibile cavargli altro.
"Anche noi abbiamo i nostri segreti diplomatici", rispose e, preso il cappello, si avviò alla porta.