Frasi anna maria caputano
L'autenticità ci fa essere gli autografi dei nostri passi sui nostri percorsi.
L'autoironia è l'arte di sapersi amare giocando con se stessi.
L'autoironia è la verità su di te che accogli burlandola, per accettarla e per non farti prendere in giro.
L'autoironia è la verità sui nostri difetti che emerge senza veli, perché indossa la maschera della risata di uno sconosciuto.
L'autorità è una maschera della propria fragilità.
L'autostima è il primo atto d'amore verso se stessi, perché nella pienezza del proprio essere si colmano anche le carenze che gli altri vedono in te.
L'avarizia è una ricca povertà.
L'avaro è più povero di un mendicante, con la differenza che un mendicante si sente ricco quando spende i pochi spiccioli mendicati.
L'avidità ti fa perdere anche quello che già possiedi.
L'ebbrezza del potere ha sete di potere, l'ebbrezza d'amore ha sete d'amore. Né l'una, né l'altra si placano facilmente.
L'egoista è colui che non si sazia mai di se stesso.
L'eleganza è farsi notare, lo stile è distinguersi, la classe è l'eleganza che sposa lo stile.
L'eleganza è il corpo che si veste in silenzio dello stupore di un'anima.
L'eleganza è l'anima della bellezza che danza, perché indossa la grazia.
L'eleganza è l'autografo di un'anima che sa indossare il proprio corpo.
L'eleganza appartiene a chi si sente bella dentro, perché la sola bellezza esteriore non donerà mai un'eleganza disinvolta.
L'eleganza cattura lo sguardo, la bellezza l'ammirazione, ma gli occhi rubano l'anima.
L'eleganza ha la semplicità dei fiori e la grazia dei colori, emana un inconfondibile profumo che seduce gli sguardi assenti alla bellezza disinvolta.
L'eleganza non è solo questione di estetica e di apparenza, ma soprattutto di stile di vita nella gestualità e portamento con gli altri.
L'eleganza non è un abito che si indossa, ma una guaina di luce che avvolge un corpo nudo del superfluo.
L'equilibrio è la mente che lo crea.
L'equilibrio in una coppia è dovuto alle loro opposte carenze che, insieme, si colmano.
L'errore più grande che si possa commettere è quello di credere di non potersi più rialzare dopo le sconfitte nelle partite a scacchi con la vita.
L'esagerato possesso conduce alla perdita di se stessi.
L'esibizionismo cerca di compensare le proprie carenze, ma infine accentua i propri difetti.