Fu notte fonda.
Su di me
le gocce di te.
Si spensero
le stelle nel cielo,
sentii addosso il gelo.
Mai notte fu pi� lunga
L'anima grid�
la bocca non parl�.
Mi trasportasti
nelle viscere dell'inferno
strappandomi l'innocenza.
Tu mano amica,
uomo adulto, nemico
mano traditrice.
Gridai senza voce
Senti lacerarmi il cuore
Mi impedisti le parole.
Quanti sogni spezzati
Quanti principi trasformati.
Quanti notti pieno di incubi
sognando streghe e uomini neri.
Gridai aiuto nessuno senti
gridai mamma ma tutto tacque.
Scesero lacrime,
che nessuno asciug�.
Il silenzio consum� il tempo,
non il ricordo, non il dolore,
non la vergogna, neppure il tormento.
Silvana Stremiz
Buongiorno stella mia!
Un amico � una luce sempre accesa, anche nella piena oscurit� della vita.
Ogni centimetro di quel corpo
� da te, fin troppo conosciuto
Con le tue mani � stato esplorato
con il chiaro di luna guardato
osservato odorato, posseduto.
Non conserva alla tua vista
al tuo pal...