John Keats: Quale febbre ha mai l'uomo! Che guardare ai suoi g



Quale febbre ha mai l'uomo! Che guardare
ai suoi giorni mortali con il sangue
temperato non sa, che tutto sciupa
le pagine del libro della vita
e deruba virt� al suo buon nome.
� come se la rosa si cogliesse
da s�; o quand'� matura la susina
la sua scura lanugine raschiasse;
o a guisa di un folletto impertinente
la Naiade oscurasse la splendente
sua grotta di una tenebra fangosa.
Ma sullo spino lascia s� la rosa,
che vengano a baciarla i venti e grate
se ne cibino le api: e la susina
matura indossa sempre la sua veste
bruna, il lago non tocco ha di cristallo
la superficie. Perch� dunque l'uomo,
importunando il mondo per averne
grazia, deve sciupar la sua salvezza
in obbedienza a un rozzo, falso credo?


John Keats

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