Comportamento

Essere se stessi, è una meraviglia in un mondo di falsi e commedianti.

Essere se stessi. Ma per poterlo dire, bisogna essere certi di conoscersi fino in fondo.

Essere sempre coerenti è staticità, non porta a quel pizzico di follia che movimenta la vita.

Essere sempre in ritardo non è un vizio. È una fatica.

Essere sempre sé stessi è difficile, ma ci si guadagna in dignità.

Essere sempre se stessi dite. Ho 46 anni ma sento spesso d'averne 75 e altrettanto di frequente 17... ballo sul cubo in discoteca e consumo fazzoletti guardando "L'attimo fuggente", non schiaccerei mai una formica ma faccio sanguinare a pugni mio zio perché ha truffato mia madre, non ho mai tradito un amore ma nella condizione di single frequento anche locali scambisti... Sono io schizofrenico o "essere se stessi" è un po' come dire "non ci sono più le mezze stagioni"?

Essere sempre se stessi dite. Ho 46 anni ma sento spesso d'averne 75 e altrettanto di frequente 17... ballo sul cubo in discoteca e consumo fazzoletti guardando "L'attimo fuggente", non schiaccerei mai una formica ma faccio sanguinare a pugni mio zio perché ha truffato mia madre, non ho mai tradito un amore ma nella condizione di single frequento anche locali scambisti... Sono io schizofrenico o "essere se stessi" è un po' come dire "non ci sono più le mezze stagioni"?

Essere sempre sicuri di se stessi ci porta a non guardare oltre, avere dei dubbi, ci conduce a cercare.

Essere sensibile non è un crimine. Approfittarsi della "sensibilità" delle persone per i propri scopi, quello sì che è un crimine.

Essere sentimentali non equivale ad essere idioti, io mi faccio prendere per il cuore, non per il culo.

Essere seri è ben diverso di essere seriosi.

Essere simpatici non è ridicolizzarsi.

Essere sinceri non significa essere brutali, si possono esprimere molti concetti e pronunciare parole senza necessariamente ferire.

Essere stravaganti è rompere la monotonia della normalità.

Essere succubi di altre persone è una forma di privazione del proprio essere che non sempre è facile da controllare e che finisce quasi sempre di fronte un bivio dove scegliere tra la libertà e il continuare a vivere una vita infelice.

Essere succubi di altre persone è una forma di privazione del proprio essere che non sempre è facile da controllare e che finisce quasi sempre di fronte un bivio dove scegliere tra la libertà e il continuare a vivere una vita infelice.

Essere superiori non significa manipolare, ma solo saper gestire le situazioni.

Essere tante e diverse in una, significa non finire mai di rinnovarsi ogni giorno, non essere monotona, ma vivere in maniera "poliedrica" guardando le cose ordinarie in mille modi diversi.

Essere te stesso è sempre meglio. Ti sentirai bene ovunque e a tuo agio, senza modificare nulla.

Essere tristi o arrabbiati è una decisione. Cambia la tua decisione e le cose cambieranno insieme a te in una proporzione assolutamente fissa. Credici e sarà così.

Essere troppo buoni e troppo comprensivi non sempre aiuta, sapete? Forse a volte una certa dose di menefreghismo e durezza non farebbe male. Purtroppo per chi come me nasce comprensivo e paziente non sarà mai ciò che non è. Può solo imparare a limitare la sua pazienza, comprensione e tolleranza. Puoi solo imparare a non dare troppe possibilità a chi non ha saputo far altro che ferirti, fregandosene delle possibilità che per bene, per amore o per stima gli avevi concesso.

Essere troppo, spesso, è come essere nulla perché il troppo svanisce sempre nell'irraggiungibile.

Essere umile non è segno di debolezza ma di rispetto verso le persone con le quali si ha a che fare...

Essere umili e altruisti non significa dover subire né farsi calpestare; l'umiltà è conoscenza di sé evitando di esaltarsi al di sopra degli altri, l'altruismo è saper donare per vivere alla pari.

Essere un po' più e un po' meno, questo è il giusto equilibrio.