Angelo Michele Cozza: T'avrei creduta sulla parola se solo mi avessi det

T'avrei creduta sulla parola
se solo mi avessi detto:
- Non voglio che tu vada via! -
� da inenarrabile tempo
che, esiliato dal tuo cuore,
di te pi� non ho cercato notizie.
Nel vuoto che mi lasciasti
come avrei potuto?
Al di l� dello squarcio
raro di un ricordo,
affior�, di tanto in tanto,
il periscopio della nostalgia
per scrutare sull'orizzonte
delle cose perdute
una labile scia da te lasciata.
Quante volte nel silenzio
l'orecchio tesi all'eco
del frangente della tua vita!
Scancellata, in modo
definitivo dal mio taccuino
ogni antica annotazione
che ti riguardasse,
a chi chiedeva dove tu fossi,
o se per doloroso rammentare
correvo a te remota,
io non seppi dire se oltre la fitta
cortina dietro cui eri scomparsa
probabilmente ancora ti aggiravi.
Per affermare che
tu sia di certo svanita
non ho prove adeguate,
in un impensato angolo
del mondo, tu sarai!
Talvolta avrai pensato
al ragazzo con la motoretta
che tremante arretr�
al suo primo bacio,
ti sarai chiesta
se questo rinsecchito
flabello di canna,
agli assalti delle folate
oggi ancora resista.
Si, sono qui,
risparmiato dal turbine,
a vangare nella memoria
le ignite zolle di un amore
che apparso alato ratto fugg�
privando le mie pupille
di esistenziali guizzi di luce.
Resati irreperibile quaggi�,
nell'aldil�, in cui so che credi,
forse ti rintraccer� nel mezzo
di un folto nugolo di ombre,
per riannodare un filo doppio
da te, senza piet� reciso.

Angelo Michele Cozza

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