Ignazio Amico: Correre, fuggire, sottrarsi senza capir da chi, se
Correre, fuggire, sottrarsi
senza capir da chi,
senza saper perch�;
strane inquietudini,
paure confuse e indistinte
di mostri senza volto;
bisogno di gridare,
di sciogliere il tuo pianto
sulla spalla di qualcuno
che ti sussurri il coraggio;
e intanto correre, correre,
inciampando, ansimando.
Poi la salvezza del risveglio
nel presente e il sollievo
che l'incubo � finito,
anche se dentro di te
vaga traccia rimane
di ci� che hai sognato
e ancor ti chiedi adesso
da chi fuggir volevi,
se da una minaccia altrui
o da te stesso.
Ignazio Amico
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Rotola la vita come un barattolo
preso a calci di notte sulla strada;
messo in moto da un piede distratto
o da qualcuno che ci vuol giocare,
si ferma un po' qua un po' là,
in attesa di altro impulso,
...
Scendo giù negli abissi della mente
a ricercar ricordi e sensazioni,
scavo nel più profondo del mio cuore
a rievocare affetti e sentimenti,
ma proprio nulla regge il tuo confronto,
tenero amore mio, p...
Mi sono chiesto sempre da bambino
perché l'oscurità mette disagio,
le tenebre c'incutono paura,
mozzano il fiato e levano il coraggio.
Il trovarsi dal buio pesto avvolti,
chissà a cosa l'associa la m...