Leandro Mancino: Il mio primo orologio lo rubai a mio padre, andavo
Il mio primo orologio lo rubai a mio padre, andavo in giro a ostentare un'enorme oggetto senza saperne nemmeno l'utilit�.
Amavo sentire quel cinturino di pelle attorno a qul fragile polso e la cassa gelida venir poi riscaldata dalla mia pelle.
E il rumore... quel ticchettio che di notte, quanto non si riusciva a dormire, mi accompagnava per ore e ore.
Dolce compagno di clandestini pensieri.
Erano quelli i sogni di un bambino che si immaginava adulto.
Leandro Mancino
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Vorrei volar via da questo mondo,
sfondare le porte,
rompere le catene che mi legano al suolo e balzare di stella in stella fino a te...
Vorrei che tu mi amassi meglio di come ti amo io,
vorrei non de...
Occhi per piangere,
sorriso per fingere,
cuore per battere,
e mani per coprire il suono delle urla.
Dolce lacrima in quell'angolo di vita,
stringi forte le tue fredde braccia,
quel cuore continua a b...
Consentitemi di sbagliare... come mi avete concesso per troppo tempo di sognare.