Italo Svevo : Ecco ch'ero diventato il ragazzetto timido che ten
Ecco ch'ero diventato il ragazzetto timido che tenta di toccar la mano dell'amata magari senza ch'essa se ne avveda, e poi adora quella parte del proprio corpo ch'ebbe l'onore di simile contatto.
Italo Svevo
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La religione di cui Augusta abbisognava non esigeva del tempo per acquisirsi o per praticarsi. Un inchino e l'immediato ritorno alla vita! Nulla di più. Da me la religione acquistava tutt'altro...
Insomma non avevo ancora perduta la capacità di ridere della mia avventura; la sola capacità che mi mancasse era quella di dormire.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta - raramente - non si può fare a meno.