Carlo Catarucci : Disubbidire al proprio destino è come rinun
Disubbidire al proprio destino è come rinunciare a mangiare carne sapendo di essere vegetariani.
Carlo Catarucci
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Vorrei esse una vocale, purtroppo è consonante.
È nell'apparente anormalità di tutti i giorni, che ci si fa apprezzare per quello che si è veramente.
A volte la malvagità non sta nella persona indicata da qualcuno, ma sta invece nella persona stessa che vuole convincerti di tale cosa.