Aforismi di anonimo
? s'? mess e' sciadur su per e' flon dla veta.
Si ? messo il matterello su per il filone della vita.
U santu i marmu non suda.
La statua di marmo del santo non prova emozioni.
U scarparu vahi a scarza e u forgiaru spitu i lignu.
Il calzolaio cammina scalzo il fabbro ha lo spiedo di legno.
U Signuri nci duna pani a cu non avi denti.
Dio da il pane a chi non ha denti per masticarlo.
U signuri si manda pani a cu non ndavi denti.
Dio fa avere una cosa a chi non la apprezza.
U soli sorti par tutti distinu.
Il sole brilla per tutti. La fortuna pu? arrivare per tutti.
U surici dici a nuci: " Dammi tempu c? ti perciu".
Il topo ha bisogno di tempo, ma alla fine riesce a rompere la noce!
U suvecchiu i? comu u mancante.
L'aver troppo ? come il non aver affatto.
U u?rrue d'auu? c?nghe cose vole: larghe, p?te, remm?te, acc?tte e ssole.
L'albero d'ulivo pretende cinque cose: largo, pietra, letame, ascia e sole.
U vinu ? bonu pi ccu su sapi biviri.
Il vino ? buono per chi lo sa bere.
U Voi si dici cornutu du sumeri.
Il toro chiama cornuto l'asino.
U. G. si lima le unghie durante l'ora di beni culturali.
Ua rosa bianca significa purezza, gialla significa gelosia, rossa passione. Tutte e tre poco dopo appassiscono, ma la tua bellezza non appassir? mai, proprio come l'amore che provo per te.
Ubi iudicat qui accusat, vis, non lex valet.
Quando giudica chi accusa vale la forza, non la legge.
Ubi lex voluit. Dixit. Ubi noluit. Tacuit.
Dove la legge ha voluto, si ? pronunciata, dove non ha voluto, non si ? pronunciata.
Ubi non accusator, ibi non judex.
Dove non c'? accusatore, non c'? giudice.
Ubi societas, ibi ius.
Dov'? la societ?, ivi ? il diritto.
Ubi tu Gaius ego Gaia.
Dove tu sei, l? io sar?.
Ucchie nire e capill'biond'? la chi? bbell'de lu mond'.
Occhi neri e capelli biondi, ? la pi? bella del mondo.
Uccide la moglie a cornate. Non si conoscono i motivi del delitto.
Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio.
Uccidi la mia voglia di dare.
Ugo Foscolo si ? suicidato infilzandosi con un candelabro.
Ul bigul el ga minga i occ.
Il "bigolo" non ha occhi.
Ul pet al f? rit, la scurengia la f? taca lit.
Il peto fa ridere la scorengia fa litigare.