Aforismi di anonimo
Chi lavora la terra colle vacche, va al mulino colla pulledra.
Chi le fa, le sa.
Chi l?a s? tarde n? fa farina.
Chi dorme fino a tardi, non macina.
Chi lecca i piatti, deve leccare in terra.
Chi lingua ha, a Roma va.
Chi litiga col muro si rompe la testa.
Chi l?nt? ?l se va a marid?, o l'embr?ia o i la 'mbroi?r?.
Chi va a sposarsi lontano o imbroglia o sar? imbrogliato.
Chi lontano si va a maritare, o sar? ingannato, o vuol ingannare.
Chi luogo e tempo aspetta, vede al fin la sua vendetta.
Chi mai non and? fuori dal guscio ov'? nato diventa facilmente superbo; non trova il buono che in casa sua, e si crede essere sopra gli altri.
Chi mal fa, male aspetta.
Chi mal intend, pesc respund: insc? fan i ?sen de tutt el mund.
Chi capisce male, peggio risponde: cos? fanno gli asini di tutto il mondo.
Chi mal naviga, male arriva.
Chi mal semina, mal raccoglie.
Chi mal si marita non esce mai di fatica.
Chi male non fa paura non ha.
Chi maneggia non braveggia.
Chi mangia berle 'd galet a dventa andvin.
Chi mangia cacche di galletto diventa indovino.
Chi mangia e dimentica fa il lavoro dell'asino.
Chi mangia il grano in erba sa quel che mangia oggi ma non sa quel che manger? domani.
Chi mangia il pesce, caca le lische.
Chi mangia la gaina di oltar impegna la sua.
Chi mangia la gallina degli altri impegna la sua.
Chi mangia un pugno di riso in pi? a pranzo, ne mangia uno in meno a cena.
Chi molto parla spesso falla.
Chi molto si guarda, molto teme.